Le chiusure in velcro sono un’invenzione abbastanza recente, e derivano dall’idea di un ingegnere svizzero, Georges de Mestral. All’inizio degli anni Quaranta del ventesimo secolo, de Mestral era solito passeggiare in compagnia del suo cane. Alla fine di ogni uscita, però, il suo maglione di lana era pieno di peli e di minuscole parti di pianta, i frutti di bardana. Con l’osservazione al microscopio si accorse che questi corpuscoli erano caratterizzati da dei piccoli uncini elastici, in grado di “aggrapparsi” al tessuto con cui venivano a contatto. Fu così che gli venne l’idea capace di renderlo famoso: due nastri di nylon, uno formato da uncini elastici e l’altro da molteplici anse. Con il contatto, la chiusura era garantita.
La zip, antenata del velcro
In altre parole, il concetto su cui si basa il velcro è lo stesso che sta dietro alle cerniere lampo o zip, invenzione storicamente ancora più antica (il primo a creare un meccanismo assimilabile all’odierna lampo fu, nel 1851, Elias Howe, l’inventore della macchina da cucire). Ci sono quindi uncini e asole che si combinano tra di loro, favorendo l’aderenza dei due nastri di nylon, ad esempio per la chiusura di scarpe sportive, giacche o altri capi d’abbigliamento.
I pericoli di usura del velcro
Ma cosa è meglio, tra una zip e il velcro? Il velcro può sembrare molto pratico perché basta una semplice pressione per ottenere la chiusura e un rapido strappo per aprire, ma in realtà non mancano gli svantaggi legati a questa pur innovativa invenzione. Si tratta infatti di un sistema molto più fragile e sottoposto a un processo di usura abbastanza rapido; con l’uso, infatti, il velcro non “tiene” più perdendo del tutto la sua utilità. In questo caso non c’è alternativa alla sostituzione del velcro stesso, operazione che però non sempre è possibile.
Diverso il discorso per la cerniera lampo, che strutturalmente è molto più solida. Il suo sistema di uncini e asole, o in altre parole di dentini, funziona ancora perfettamente anche a distanza di molti anni dal primo utilizzo, in virtù di un’aderenza di tipo meccanico molto solida e che non teme la perdita di “presa”. Per questo, oggi, scegliere la zip significa ancora puntare sul metodo di chiusura e di apertura più affidabile ed efficiente in circolazione.
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